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12 Maggio 2025

Welfare Aziendale e Tecnologia: le App con AI ridefiniscono il benessere dei lavoratori

Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione epocale.

In questa "nuova era", esplorata anche dall’XVIII Rapporto Censis-Eudaimon e caratterizzata da cambiamenti strutturali, come la contrazione demografica, l'arretramento del Welfare pubblico e la diffusione del lavoro da remoto e dello Smart Working, sono diversi i fenomeni che hanno modificato il senso stesso del lavoro e il modo in cui le persone - specialmente i giovani - cercano di bilanciare la vita personale con quella professionale.

Oggi, per i lavoratori dipendenti, è una priorità assoluta che il lavoro contribuisca al proprio benessere olistico.

Il “benessere” è infatti inteso in senso più ampio, includendo salute fisica, mentale, emotiva, sociale ed economica.

Le preoccupazioni per la salute, il futuro, la previdenza sono in crescente aumento ed emerge il desiderio di veder riconosciuta l'importanza del benessere individuale e familiare anche nel rapporto con l'impresa.

In tale contesto, il sistema di Welfare pubblico tradizionale è ormai percepito come inadatto e obsoleto e cresce l'incertezza relativa alle sue capacità di coprire i bisogni più essenziali.

Molti lavoratori non sanno a chi rivolgersi in caso di problemi.

Di fronte a una situazione di questo tipo, il Welfare Aziendale sta quindi assumendo un ruolo sempre più centrale nella ricerca di sicurezza e benessere generale dei lavoratori.

Welfare Aziendale: dall'accompagnamento all'Hub del Benessere

Il Welfare Aziendale non è più visto solo come una funzione di accompagnamento o di risposta a bisogni specifici.

Oggi, le imprese sono chiamate a diventare veri e propri "Hub del benessere", contesti di vita in cui le persone si aspettano un contributo attivo al proprio star bene.

Per il 63,5% dei lavoratori dipendenti, l'azienda per cui lavorano potrebbe fare molto per migliorare il loro benessere.

Tale aspettativa è ulteriormente amplificata dalla cosiddetta "sindrome da corridoio", ovvero dalla caduta delle barriere tra vita privata e lavorativa, spesso alimentata dalla costante reperibilità e dallo Smart Working, a causa della quale i lavoratori finiscono per portare in azienda le difficoltà della vita privata e viceversa.

Alla luce di tutto ciò, le aziende sono chiamate non solo a stare al passo con le nuove necessità ma anche ad agire concretamente e nell’immediato.

La Tecnologia e l'AI al Supporto del Welfare

Per rispondere a queste nuove e complesse esigenze, la tecnologia, inclusa l'Intelligenza Artificiale (AI), gioca un ruolo fondamentale.

Negli ultimi dieci anni, l’innovazione tecnologica ha decisamente rivoluzionato l'accesso ai servizi di Welfare Aziendale. Si è passati dai totem fisici a soluzioni digitali accessibili in ogni momento da smartphone e dispositivi personali.

La disponibilità dei servizi Welfare tramite app mobile è anche considerata un fattore motivante: per adottare abitudini più salutari: le persone ormai si aspettano che l'accesso a questi servizi sia semplice e naturale, come le esperienze digitali che vivono ogni giorno.

APP welfare benessere dipendenti

Fonte: Great Employee Benefit Study - Gruppo Epassi

L'AI e la tecnologia supportano il Welfare Aziendale offrendo Accessibilità, Predittività e Personalizzazione (il tutto in una APP).

Tra le principali innovazioni che consentono di offrire un servizio accessibile, personalizzato e prevedibile troviamo:

chatbot “intelligenti”, capaci di fornire risposte immediate alle domande frequenti dei lavoratori.

Motori predittivi, in grado di suggerire soluzioni e servizi coerenti con le esigenze e le preferenze specifiche di ciascun dipendente. Rispondendo alla necessità di riconoscere "ciascuna persona e ciascun bisogno della persona".

Analisi dei dati, per comprendere meglio i bisogni emergenti della forza lavoro nel suo complesso e migliorare continuamente l'offerta di Welfare.

Come evidenziato anche nel più recente Rapporto Censis-Eudaimon, la tecnologia non è però solo uno strumento di innovazione, ma una necessità per costruire aziende che siano veri e propri punti di riferimento per il benessere delle proprie persone..

Le piattaforme più innovative consentono un accesso sempre più intuitivo, rapido e personalizzato ai servizi, da qualsiasi dispositivo, mettendo a disposizione percorsi guidati e tutorial che facilitano la scelta.

App come Euty si concentrano infatti su un concetto di Welfare a supporto della persona, proponendosi come una "guida" di fiducia, come strumento pratico e risolutivo, rivolto ai giovani, ai genitori e alle famiglie.

Ma - a prescindere dal mezzo e dalla tecnologia - quel che conta è sempre “mettere le persone al centro”, integrando la tecnologia ad un approccio umano ed empatico.

Tecnologia e intelligenza artificiale nel welfare come mezzo, non fine: l'Importanza del tocco umano

È cruciale sottolineare che la tecnologia e l'AI devono essere viste come un mezzo e non un fine.

Sebbene l'AI migliori l'efficienza, il Welfare resta fondamentalmente un tema di relazioni umane: l'approccio giusto è solamente quello che unisce l’uomo alla tecnologia.

L'esperienza ci dimostra che la componente umana è insostituibile per interpretare le sfumature, leggere i contesti e costruire fiducia.

Il consiglio di un collega, o il ruolo di un "welfare ambassador" interno, spesso risultano più efficaci di una campagna comunicativa digitale, poiché le persone continuano a fidarsi maggiormente del passaparola da figure vicine alla propria quotidianità.

Il futuro del Welfare Aziendale risiede nella creazione di un ecosistema in cui tecnologia ed empatia si completino a vicenda.

In questo contesto la cura delle persone rappresenta una scelta strategica, per la costruzione di aziende migliori.

Il “Welfare del futuro” è integrato, personalizzato e umano.

In conclusione, la tecnologia, e in particolare l'applicazione dell'AI attraverso piattaforme digitali e app mobile, diventa uno strumento essenziale per il Welfare Aziendale, permettendo di offrire quel supporto personalizzato e accessibile che i lavoratori oggi richiedono per il proprio benessere olistico, ma il suo valore aggiunto non si esaurisce qui!

“Per Campari Group, avere Eudaimon come partner è essenziale poiché condividiamo gli stessi valori fondamentali su come “fare” Welfare e su cosa si intenda per “People Care”.

Mettere al centro la persona attraverso politiche di welfare non significa solo una strategia retributiva attenta, ma una vera e propria cura che si traduce in benefici concreti per tutti i collaboratori.

Una forte visione “sociale” condivisa (pur con le giuste differenze di approccio) ha da sempre caratterizzato l’agire di Eudaimon e di Campari Group.”

(Eugenio Pelitti - Campari Group)

I vantaggi in termini di attraction, retention e miglioramento della cultura aziendale sono decisamente tangibili.

Un Welfare che mette le persone al centro, in un’azienda che pone tra le sue priorità il benessere in senso ampio dei dipendenti, non può infatti che contribuire a migliorare l’immagine del Brand e la cultura aziendale, con conseguente maggior attrattiva per i talenti e progressivo abolimento del turnover, con un evidente miglioramento qualitativo e quantitativo dell’impresa.


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