Work-LIfe Balance_Welfare Aziendale_Benessere
27 Febbraio 2024

Work life balance: cos’è e come favorirlo con il Welfare

La frenesia della vita moderna può condurre a una progressiva perdita dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, spingendo così l’individuo alla ricerca di un assetto più equilibrato tra doveri e tempo libero.

Il perseguimento di questa armonia è al centro del concetto di "work life balance".

In questo articolo cercheremo quindi di capire cosa significa letteralmente questo termine, qual è la sua definizione, perché è così importante per il benessere psico-fisico del lavoratore e come sia possibile raggiungerlo o migliorarlo, anche grazie ai servizi di welfare aziendale.

Che cosa significa letteralmente "Work Life Balance"?

Il termine "work life balance" letteralmente significa bilanciare la vita lavorativa con quella personale.

Si riferisce all'idea di trovare un punto d'equilibrio non solo tra le ore trascorse sul luogo di lavoro e quelle dedicate alla vita privata, al di fuori di esso, ma anche a un rapporto meno “matematico”, relativo alla salute mentale e all’auto-soddisfazione del lavoratore, a prescindere dal suo livello d’impiego.

Tale forma di equilibrio mira a impedire che il lavoro domini la nostra esistenza, permettendo invece di dedicare tempo e attenzione alle attività personali, alle relazioni e al benessere individuale.

Il work life balance non implica necessariamente una divisione rigorosa in parti uguali tra lavoro e vita personale, ma piuttosto un adattamento flessibile in base alle esigenze e alle priorità soggettive.

L’approccio può variare quindi da persona a persona, poiché ciascuno ha esigenze e responsabilità differenti e trovare un equilibrio efficace richiede consapevolezza, pianificazione e una valutazione continua delle priorità personali.

Cos'è il Work Life Balance? Definizione

L'interfaccia tra lavoro e vita privata è l'intersezione tra lavoro e vita personale.

Definire cos’è il work life balance in pratica implica considerare una serie di elementi, tra cui: il tempo dedicato al lavoro, il tempo libero, la qualità della vita e il benessere generale.

Il work life balance non si limita - come dicevamo - a una mera equazione matematica tra ore lavorative e non lavorative, ma comprende anche la gestione dello stress, la soddisfazione personale e la costruzione di relazioni significative al di fuori dell'ambito professionale.

In un contesto più ampio, il work life balance contribuisce a creare un ambiente in cui le persone possono prosperare sia professionalmente che personalmente.

Questo equilibrio non dev’essere considerato “un lusso”, bensì un elemento cruciale per la salute umana: mentale, fisica ed emotiva.

Un efficace work life balance consente oltretutto una maggiore produttività sul posto di lavoro, contribuendo al successo organizzativo complessivo, ed è quindi un elemento da non sottovalutare anche dal punto di vista economico, da parte del datore di lavoro.

Il work life balance è l’ingrediente segreto che permette il successo di un'azienda.

Perché il work life balance è così importante?

Il work life balance è fondamentale per una serie di motivi.

  • Contribuisce a ridurre lo stress e la stanchezza (fisica e mentale), migliorando così la salute generale e la produttività.
  • Un equilibrio adeguato tra lavoro e vita personale favorisce una maggiore soddisfazione professionale e personale, creando un circolo virtuoso, che beneficia sia l'individuo che l'azienda.
  • Il work life balance è cruciale per mantenere relazioni personali e sociali sane. Investire tempo nella vita personale consente di costruire connessioni significative con amici e familiari, sostenendo così il benessere emotivo.
  • Una gestione efficace del work life balance può contribuire a prevenire il burnout, migliorando la longevità e la sostenibilità della carriera professionale.

Come raggiungere o migliorare il work life balance?

Il raggiungimento e il miglioramento del work life balance richiedono ovviamente una strategia olistica.

Innanzitutto, è essenziale stabilire chiare priorità personali e professionali.

La pianificazione del tempo, la definizione di obiettivi realistici e la capacità di dire no quando necessario sono elementi chiave per gestire con successo il bilancio tra lavoro e vita.

Anche l'utilizzo di strumenti tecnologici per la gestione del tempo, come le applicazioni di pianificazione, può essere di grande aiuto.

La flessibilità nell'organizzazione del lavoro, quando possibile, e la pratica di abitudini salutari, come l'esercizio fisico e un adeguato riposo, sono altrettanto fondamentali per mantenere un work life balance ottimale.

Al di là del lavoro personale, che ognuno di noi deve svolgere su se stesso, entra però in gioco anche l’ambiente di lavoro, che deve ovviamente prestarsi ad essere un luogo piacevole, favorevole, sano e positivo.

Ecco quindi il ruolo chiave dei diversi servizi di welfare aziendale, dello smart working e di tutte quelle forme di versatilità dell’impiego o di facilitazione a favore del dipendente.

Work life balance e Welfare Aziendale: come favorire l'equilibrio vita-lavoro con i servizi di welfare

Le aziende possono svolgere un ruolo cruciale nel supportare il work life balance dei dipendenti anche attraverso programmi di Welfare Aziendale.

Offrire servizi come flessibilità dell'orario di lavoro, programmi di assistenza all'equilibrio vita lavoro e iniziative per il benessere mentale contribuisce a creare un ambiente di lavoro che valorizza la salute e il benessere dei dipendenti.

La promozione di iniziative di Welfare Aziendale può avere un impatto positivo sulla soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti, oltre a migliorare la reputazione dell'azienda come datore di lavoro attento al benessere dei propri collaboratori.

Investire nel work life balance attraverso il welfare infatti non solo beneficia i dipendenti, ma può anche tradursi in un aumento della produttività e della retention del personale per l’azienda.

Premettendo che la scelta del corretto strumento di welfare cambia da caso a caso e che è sempre consigliabile fare prima una survey interna, facciamo qualche esempio concreto su alcune delle possibili attività o delle tematiche su cui il Welfare Aziendale può influire sul work life balance dei dipendenti…

  • Fringe Benefit
  • Buoni acquisto
  • Flexible benefit
  • Assistenza sanitaria
  • Contributi per istruzione e corsi di aggiornamento costanti
  • Assistenza per maternità e paternità
  • Supporto alla famiglia
  • Tempo libero (orari di lavoro ridotti o flessibili)
  • Trasporti e servizi pubblici
  • Versamenti per fondo pensione
  • Sostegno per mutuo prima casa e/o spese di affitto

Non a caso, i servizi previsti dall’Art 100 del TUIR includono infatti: la formazione (corsi formazione professionale, di lingue…), la sanità (visite specialistiche, esami diagnostici…), l’assistenza familiare (babysitter, badanti…), i viaggi (voli, hotel e pacchetti vacanza), le attività legate a sport e benessere (palestra, fitness e attività di relax) e cultura e tempo libero per grandi e piccoli (cinema, spettacoli e concerti, corsi di cucina, parchi divertimento…).

Work life balance e employer branding

Anche l'employer branding, o brand del datore di lavoro, è strettamente legato al concetto di work life balance.

Un'azienda che si impegna attivamente per favorire un equilibrio sano tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti comunica un messaggio positivo ai potenziali candidati e ai dipendenti esistenti.

La reputazione di un'azienda come datore di lavoro che si preoccupa del benessere dei suoi addetti può attrarre talenti di qualità e migliorare la fedeltà dei dipendenti.

Un employer branding orientato al work life balance include:

  • promozione di politiche di flessibilità,
  • programmi di benessere,
  • la creazione di un ambiente di lavoro positivo, che valorizzi la vita al di fuori dell'ufficio.

Comunicare in modo trasparente queste iniziative, attraverso canali interni ed esterni, contribuisce a costruire una reputazione aziendale positiva, posizionando l'azienda come un datore di lavoro di prima scelta per i candidati migliori.

Ma cosa si intende esattamente per "employer branding"?

L'employer branding è il processo attraverso il quale un'azienda costruisce e promuove la sua immagine come datore di lavoro desiderabile.

Ciò coinvolge la gestione della percezione dei dipendenti esistenti e potenziali, comunicando in modo efficace i valori aziendali, la cultura organizzativa e le iniziative a sostegno del benessere dei dipendenti.

Un employer branding positivo può influenzare anche la percezione del marchio e la capacità di attrarre e trattenere talenti qualificati.

In conclusione, il work life balance è un elemento chiave per il benessere individuale e per il successo organizzativo.

Trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata richiede sia un approccio consapevole da parte del singolo individuo (la definizione di priorità personali e la gestione efficace del tempo), ma anche le aziende, a loro volta, possono sostenere il work life balance.

Investire in questo equilibrio non solo migliora la qualità della vita dei dipendenti, ma può anche contribuire a costruire un'azienda di successo nel lungo termine.


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