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05 Giugno 2024

Welfare e PMI: il Welfare Aziendale non è riservato solo alle grandi imprese!

Troppo spesso si è portati a pensare che il Welfare Aziendale sia qualcosa di “riservato a pochi”, che solamente le grandi imprese con introiti milionari possano attuare, ma non è così.

Vediamo insieme il perché.

Grandi aziende e PMI: cosa cambia per il Welfare?

La risposta a questa seppur complessa domanda potrebbe essere sintetizzata in “non cambia nulla”.

I concetti e l’etica alla base del Welfare Aziendale restano infatti ben saldi e invariati.

Partendo dal presupposto che l’obiettivo del Welfare è garantire il benessere dei dipendenti, creare un ambiente di lavoro sano e positivo, favorire un sano equilibrio tra lavoro e vita privata (work life balance) e garantire - al contempo - una soluzione vantaggiosa per il datore di lavoro; risulta evidente come a cambiare non sia il fine, ma piuttosto il mezzo.

Non esistono infatti servizi di Welfare pensati e riservati SOLO a grandi aziende; un buon piano di welfare deve “semplicemente” mostrarsi coerente con la realtà a cui viene applicato e quindi aderente alla popolazione aziendale, indipendentemente dal numero dei dipendenti, dal fatturato annuo o dal settore lavorativo.

Non esiste quindi un piano di Welfare Aziendale funzionale e vincente a prescindere, ma esistono piani di Welfare Aziendale più o meno adatti e appropriati per le singole realtà.

Quali sono i requisiti per un buon piano di Welfare Aziendale?

Un buon piano di Welfare deve essere plasmato sulla singola impresa; deve essere quindi pensato e realizzato ad hoc, nel rispetto e nella conoscenza della popolazione aziendale, adattandosi alle esigenze monetarie e alle disponibilità di spesa dell’azienda.

È sempre bene sottolineare che il Welfare Aziendale deve rispondere alle reali necessità dei dipendenti, ma non può in alcun modo sostituirsi a un salario equo.

Un concetto di Welfare adattivo e “cangiante”, con elementi mutevoli e perfezionabili, richiede ovviamente competenze concrete e la giusta esperienza professionale, ma ciò non ha nulla a che fare con il suo prezzo.

Non servono milioni per attivare un buon piano di Welfare Aziendale; anche piccole e medie imprese (PMI), piccole realtà, studi e agenzie, attività commerciali locali ed enti pubblici possono usufruire dei vantaggi del Welfare.

Avere a cuore la salute psico-fisica dei propri dipendenti e attuare politiche inclusive e propositive non ha prezzo, ma non richiede neanche spese folli!

Welfare Aziendale e PMI

Nello specifico, il Welfare Aziendale (come concetto più ampio e non solamente legato ai Fringe Benefit), pensato per le piccole e medie imprese, deve tener conto delle eventuali risorse limitate e delle esigenze specifiche di queste realtà imprenditoriali, senza rinunciare al suo obiettivo finale.

Come abbiamo detto, le necessità del Welfare cambiano da caso a caso, ma alcune delle caratteristiche del Welfare Aziendale nelle PMI potrebbero includere:

  • flessibilità

Un Welfare flessibile e adattabile alle dimensioni e alle risorse finanziarie dell'impresa, consente di scegliere tra diverse opzioni in base alle esigenze e alle possibilità economiche.

  • Essenzialità

Concentrandosi sui benefici che hanno un impatto significativo sul benessere dei dipendenti, senza gravare eccessivamente sul bilancio aziendale. Ad esempio, assicurazioni sanitarie, piani pensionistici, assistenza all'infanzia, servizi di consulenza legale o finanziaria.

  • Partecipazione

In un'impresa di dimensioni ridotte, è possibile coinvolgere i dipendenti nella progettazione del Welfare Aziendale, permettendo loro di esprimere le proprie esigenze e preferenze.

  • Salute e sul benessere

Date le risorse limitate, è importante concentrarsi su programmi che promuovono la salute e il benessere dei dipendenti, come accesso a check-up medici, programmi di fitness, counseling per lo stress, ecc.

Oltre ai bonus e alle compensazioni finanziarie, possono essere offerti benefit non monetari, in grado di migliorare la qualità della vita dei dipendenti, come flessibilità nell'orario di lavoro, telelavoro, programmi di sviluppo professionale, ecc.

  • Collaborazione

Le PMI possono instaurare collaborazioni con enti esterni, come assicuratori, istituti finanziari o fornitori di servizi sanitari, per ottenere condizioni più vantaggiose e offrire migliori benefit ai dipendenti.

  • Comunicazione

È fondamentale comunicare in modo chiaro e trasparente i benefit offerti, evidenziando il loro valore e l'impegno dell'azienda nel migliorare il benessere dei dipendenti.

  • Monitoraggio

È cruciale valutare regolarmente l'efficacia dei programmi di welfare aziendale, per assicurarsi che soddisfino le esigenze dei dipendenti e che siano sostenibili dal punto di vista finanziario per l'impresa.

Sicuramente importante è anche sottolineare il fatto che il Welfare Aziendale sia anche innegabilmente un modo per far crescere l’impresa.

Le PMI dovrebbero quindi essere ancor più incentivate ad attivare un buon piano di Welfare. Contattaci per ritagliare su misura un piano Welfare per la tua impresa.


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