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20 Giugno 2024

Welfare Premiale: cos’è e cosa cambia rispetto al premio di risultato

Il Welfare Premiale o “On Top” rappresenta una forma di Welfare fondamentale per incentivare l’efficienza aziendale e instaurare un ambiente di lavoro sano e costruttivo.

Il Welfare Premiale - come concetto più ampio - rappresenta infatti un cambiamento nelle politiche sociali, mirato a incoraggiare comportamenti positivi tra i suoi beneficiari.

A differenza dei sistemi tradizionali, che forniscono aiuti basati sul bisogno, il Welfare Premiale offre infatti ricompense per il raggiungimento di specifici obiettivi.

Capiamo quindi meglio perché tale approccio è pensato per migliorare l'efficacia dei programmi di assistenza, promuovere l'autosufficienza e incrementare la produttività.

Esempi di Welfare Premiale a livello statale

Non solo le aziende ma anche interi stati possono quindi usufruire di sistemi di Welfare Premiale, con programmi che mirano a rompere il ciclo della povertà promuovendo l'istruzione e la salute.

L’Italia, ad esempio, ha sperimentato il Welfare Premiale attraverso programmi che premiano le famiglie per l'invio regolare dei figli a scuola e per garantire che ricevano i controlli sanitari necessari.

Gli stati assistenziali scandinavi, noti per le loro reti di sicurezza sociale complete, hanno invece adottato approcci basati sugli incentivi.

Per citare un altro esempio, la Danimarca offre incentivi finanziari per coloro che partecipano a programmi di riqualificazione dopo aver perso il lavoro.

Negli anni ‘90, negli Stati Uniti la riforma del Welfare ha introdotto requisiti lavorativi e limiti di tempo sui benefici, riflettendo un approccio basato sugli incentivi. Iniziative più recenti includono programmi che offrono bonus per il completamento di percorsi educativi e di formazione professionale.

Welfare Premiale per le aziende

Il Welfare Premiale per le aziende è un insieme di politiche e pratiche adottate dalle imprese, per incentivare e premiare i propri dipendenti in base alle loro prestazioni e risultati.

Questo tipo di Welfare Aziendale va oltre le tradizionali forme di retribuzione e benefit, offrendo incentivi tangibili e intangibili legati alla performance individuale o di gruppo.

L'obiettivo è quello di motivare i dipendenti, aumentare la loro produttività e migliorare il clima aziendale.

Alcune caratteristiche tipiche del Welfare Premiale includono:

  • bonus e premi aziendali

Ricompense economiche basate su obiettivi raggiunti, come vendite, produzione, qualità del lavoro o altre metriche prestabilite.

  • Incentivi non monetari

Benefici come viaggi premio, abbonamenti a palestre, corsi di formazione, o altre esperienze, volte a migliorare la qualità della vita dei dipendenti anche nel tempo libero.

  • Riconoscimenti e certificazioni

Premi simbolici, riconoscimenti pubblici o certificazioni che attestino le competenze e i risultati ottenuti dai dipendenti.

  • Carriera e opportunità di crescita

Possibilità di avanzamento di carriera, promozioni o opportunità di sviluppo professionale legate alla performance.

  • Flessibilità e benessere

Iniziative che migliorano il bilanciamento tra vita lavorativa e personale (work-life balance), come orari flessibili, smart working o giorni di ferie extra.

Il Welfare Premiale viene quindi utilizzato dalle aziende con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro più stimolante e gratificante, premiando i dipendenti per il loro impegno e promuovendo una cultura aziendale positiva e orientata al successo.

Welfare Premiale come alternativa al Premio di Risultato

Il premio di risultato o PdR (detto anche premio di produzione o premio di produttività) è una quota aggiuntiva, extra rispetto alla normale retribuzione, che può essere eccezionalmente riconosciuta ai dipendenti meritevoli, in occasione di specifici incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza o innovazione.

La tassazione del premio di risultato è oggi riducibile al 5% soltanto nel caso in cui il suo importo non superi i 3.000 € lordi annui e il reddito da lavoro dipendente non superi gli 80.000 €.

Seppur in forma agevolata quindi, il premio di produttività è comunque sempre soggetto a tassazione.

Il lavoratore può però scegliere se ricevere il premio in busta paga o optare per un premio di risultato convertito (parzialmente o totalmente) in Welfare, tramite flexible benefit e fringe benefit.

Nel rispetto dei limiti imposti, il Welfare così attuato può quindi NON essere soggetto tassazioni o oneri contributivi, sia per il dipendente che per l’azienda.

Per essere esentasse, anche il premio di risultato convertito in Welfare deve infatti rispettare alcuni requisiti:

  • nel caso di flexible benefit vigono gli stessi limiti del PdR in busta paga.
  • Per i fringe benefit invece si rispettano i limiti di esenzione 2024, di cui abbiamo già parlato qui.
  • Per i buoni pasto infine non si deve superare il valore giornaliero di 8€ per i buoni elettronici e 4€ per i buoni cartacei.

Il Welfare Premiale può però rappresentare un’ulteriore soluzione, ancora più versatile ed efficiente, in quanto il Welfare Puro rappresenta un premio completamente detassato, che non concorre a formare il reddito da lavoro ai fini ISEE e senza limite alcuno.

L’unico “limite” del Welfare Premiale puro, a differenza del premio di risultato e del PdR “welfarizzato”, è però il fatto che esso rappresenti un sistema premiale di natura “inclusiva” e che perciò richieda l’erogazione di servizi massivi equivalenti: o a tutti i dipendenti o per lo meno a una loro categoria omogenea.

Il Welfare Premiale può essere quindi mirato al raggiungimento di obiettivi sia di natura economica che organizzativa.

La scelta di usufruire del Welfare Premiale per l’azienda non si riduce però solamente a un vantaggio fiscale, ma può anche rivelarsi la scelta vincente anche per quanto riguarda:

In conclusione, il Welfare Premiale, così come anche altre forme di Welfare Aziendale, rappresenta una sorta di duplice incentivo, per migliorare la vita lavorativa e l’immagine aziendale.


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