La zona di comfort.
28 Marzo 2019

La zona di comfort non è mai stata così stretta. Come migliorare le proprie abitudini grazie al welfare aziendale

Conciliare la vita privata con la vita lavorativa non è facile, è un equilibrio a cui tutti aspiriamo. Siamo ormai così abituati a dividerci tra gli impegni che ci inglobano uno dopo l’altro, senza alcun supporto esterno. Ma se ti dicessi che i servizi messi a disposizione da un piano di welfare aziendale possono essere decisivi per la gestione del work life balance, ci crederesti?

Ore 06:45.

Ogni mattina, stessa ora, ecco il suono della sveglia.

Apro gli occhi, mi devo alzare, comincia la giornata.

Posponi. Ancora 5 minuti, dai.

Mi alzo. Tutte le mattine la stessa routine, la stessa colazione, l’aroma del caffè.

Esco, il profumo di brioches appena sfornate della pasticceria sotto casa, lo stesso tragitto, quasi le stesse persone.

Conosco tutto a memoria, mi sento al sicuro sapendo quello che mi aspetta quando esco di casa. Potrei essere anche un po’ distratto, ma anche ad occhi chiusi eccomi qua, al lavoro seduto alla mia scrivania.

Comincio ufficialmente la mia giornata, do un’occhiata veloce alla to do list preparata la sera prima, rispondo a quella mail tanto importante.

Caffè? Riunione stabilita tutti i mercoledì mattina, risultati, budget, la comunicazione è importante!

Pranzo veloce con alcuni colleghi, ehi guarda le novità di Facebook, interessante questo articolo. Like.

Sono di nuovo seduto alla mia scrivania, il pomeriggio passa lentamente. Leggo le mail, autorizzazione fatture, il monitor mi guarda imperterrito e non mi lascia scampo.

Il sole è sceso, ormai è buio. Guardo l’orologio che mi dice che è il momento di uscire. Stop, giornata finita.

È la giornata tipo di ognuno di noi, non è vero?

Se ci pensi ti senti quasi annoiato da questa quotidianità che non ti lascia scappare, ti senti stretto. Ma appena accade un imprevisto vai in ansia perché esci dal percorso prestabilito. Come ti devi comportare? Qual è la soluzione migliore?

Devi essere capace di valutare e gestire la situazione, tanto che il problem solving è diventata una vera e propria skill molto richiesta in particolare dalle aziende nel momento dell’assunzione:

“ricerchiamo commerciale con esperienza, disponibile a viaggiare, è preferibile l’aver sostenuto un master in gestione degli inconvenienti”.

Ognuno di noi resiste in maniera naturale alla trasformazione della propria routine. Il cambiamento crea stress mentre lo status quo risulta essere più comodo.
Finisci per appollaiarti sulla monotonia delle attività previste giorno dopo giorno e ti autogiustifichi pensando che l’essere adulti significhi proprio essere colmi di responsabilità.

Se ti dimentichi una delle attività che hai incastrato perfettamente con l’altra la vita di chi hai attorno crolla. In quanti dipendono da te?

 

Verso gli impegni giornalieri.
 

Vorrei che ti fermassi un momento a ragionare. Continua pure a muoverti velocemente verso il prossimo appuntamento, ma ferma i pensieri, libera la mente.

Hai voglia di dedicare 3 minuti a te stesso?

Quante volte hai pensato di aver bisogno di un aiuto, un sostegno proveniente dall’esterno?

Qualcosa che ti faccia sentire più leggero e meno carico di incombenze che ti creano ansia e stress?

Solo una mano, capace di tirarti su dalle sabbie mobili in cui sei caduto dedicando tutto il tuo tempo a ciò che ti circonda.

Vai a prenderlo tu Luca a scuola?

Passo io in farmacia prima di tornare, l’hai fatta la spesa? Sì certo, passo io, verdura fresca per stasera.

In lavanderia andiamo domani, un’altra camicia ce l’avrai da mettere!

Siamo costantemente di corsa in questo mondo che vola più veloce di noi.

Non abbiamo tempo per noi stessi, ci ritagliamo quella mezz’oretta alla settimana per andare in palestra e ci sentiamo quasi in colpa.

Devi continuare a pensare, devi lavorare, devi rispettare gli orari, devi, devi…

E a te chi ci pensa?

Come sarebbe avere un aiuto dall’esterno? Ti sembrerebbe quasi strano, lo immagino.

La possibilità di non essere da solo a gestire interamente la tua vita esiste!

La tua azienda può decidere di pensare a te, di sostenerti sia nella vita professionale che nella sfera privata.

Come può avvenire questo sostegno?

Attraverso di te che fai parte di un’organizzazione che tiene alla felicità dei suoi collaboratori e che pone attenzione alle condizioni di vita delle persone con cui lavora, sei proprio tu la chiave del cambiamento.

In che modo, ti starai chiedendo.

L’elevata considerazione che hai delle persone con cui lavori fianco a fianco ha la possibilità di emergere mettendo a disposizione delle stesse dei servizi creati su misura di ognuno. Questo si può esplicitare attraverso l’inserimento nella tua organizzazione di un piano di welfare personalizzato.

Il tuo focus è il benessere dei tuoi collaboratori.

Le soluzioni pensate per il sostegno della loro vita quotidina le puoi decidere tu, inserendo all’interno del piano stesso le più importanti capaci di rispondere alle esigenze e ai bisogni di ogni lavoratore.

Sei pronto al cambiamento in meglio?

Ci sono studi che affermano che sono necessari almeno 21 giorni per creare una nuova abitudine, dopodiché è fatta, siamo rinati.

Perché inserire un piano di welfare aziendale?

I tuoi collaboratori sono coloro che fanno battere il cuore della tua azienda, sono le persone che come te hanno una vita privata da gestire al di fuori, ma che durante le ore di lavoro donano tutta la loro attenzione e concentrazione alle attività lavorative.

Sostenerli nella gestione degli impegni che emergono dalla vita privata si tradurrebbe nel tuo passo verso di loro. L’obiettivo è di alleviare i carichi dei singoli e di inserire le iniziative giuste a sostenere l’equilibrio casa-lavoro di ognuno.

La conciliazione degli impegni quotidiani esterni con la vita lavorativa è un obiettivo a cui tutti aspiriamo. Con l’introduzione di un piano di welfare aziendale ben ragionato questo sogno può diventare realtà.

E perché no, se si riuscisse ad aumentare il tempo che si dedica alle attività che fanno stare bene con se stessi non sarebbe per niente male, non credi?

La possibilità di lavorare senza avere pensieri esterni che ti distraggano non è utopia.
Il supporto ai dipendenti.

 

Liberare la mente dalle fatiche di tutti i giorni, lasciarsi andare, staccare i pensieri, rilassarsi e ritornare in ufficio più stimolati a portare avanti al meglio le proprie attività.

Se le tue persone sono soddisfatte e felici lavoreranno con maggiore grinta e motivazione, aumentando la loro produttività.
I servizi studiati ad hoc e inseriti all’interno di un piano di welfare sono progettati come reale sostegno alla vita di ogni lavoratore. Le loro esigenze sono anche le tue!

Ora tocca a te, è il tuo turno di cambiare le cose!


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