Affrontare da soli un periodo fitto di cambiamenti non è mai facile, essere un’azienda e dover guidare le proprie persone verso la trasformazione è ancora più difficile. Qual è il segreto?
Attenzione, si avvisano i gentili passeggeri che stiamo incontrando dei flussi d’aria irregolari, sentirete dunque delle turbolenze!
Ma non sono le turbolenze che fanno cadere gli aerei. Gli aerei sono fatti per volare, provocherebbero danni di maggiore entità con i carrelli a terra, troppo ingombranti e non adatti agli spostamenti. Invece nell’atmosfera, con la spinta dell’aria, lì sì che si sentono a loro agio.
Ecco, un’azienda è molto simile.
Non sono le turbolenze che la mettono in crisi, sono i momenti di dispersione e di noia, di fatica e malcontento. Le trasformazioni invece portano movimentazione e proattività, motivazione e curiosità. Le persone si danno da fare, cercano di migliorarsi per raggiunger e i nuovi obiettivi propri e aziendali.
Arriviamo dunque al concetto fondamentale che sta dietro alla buona riuscita dei comportamenti dei passeggeri durante i momenti di turbolenze: il comandante avvisa delle complessità che si stanno per incontrare mentre le Hostess e gli Stewart sorridono in maniera rassicurante. Pensateci, quando siete in volo e tutte le teste di fronte a voi ondeggiano pericolosamente, il personale dell’aeromobile è sereno e diffonde calma.
Questo non vi rende tranquilli?
Applichiamo per un attimo questo discorso alle aziende. L’Amministratore Delegato annuncia a tutti i collaboratori il passaggio attraverso un momento di trasformazione, nel caso specifico digitale, il management durante tutte le attività giornaliere si comporta in maniera naturale senza trasferire ansie di alcun tipo ai lavoratori.
In una visione di questo tipo è la comunicazione che svolge un ruolo chiave.
La comunicazione, unita all’ascolto attivo e interessato, ha davvero il potere di tranquillizzare le persone, valorizzare i loro ruoli e le loro attività, renderle parte di una grande comunità e informarle su ciò che gli sta accadendo intorno.
L’informazione capace di arrivare a tutti i livelli di un’azienda è fondamentale, migliora l’ambiente in cui le persone operano e rafforza i rapporti tra singoli e con il management.
Dobbiamo darlo come assodato, l’ago della bilancia della competitività aziendale sul mercato del futuro, ormai non troppo lontano, sono i collaboratori.
Il compito di guidare le organizzazioni attraverso il percorso della trasformazione digitale è in capo ai manager, i quali dovranno essere capaci di valorizzare la strategia prescelta attraverso innovazione e agilità, a pari passo con la rapidità della trasformazione digitale.
Le caratteristiche del manager-guida saranno quelle:
- di sperimentare, in maniera virtuosa così che possano fare da eco per tutta l’organizzazione;
- di apprendere in maniera pull e non push, ovvero di andare a ricercare quelle informazioni utili per progredire con le attività lavorative;
- di autonomia e responsabilizzazione, garantendo una maggiore flessibilità per la scelta di ognuno di spazi e orari lavorativi.
Come guidare i propri collaboratori verso la direzione prescelta?
La risposta è attraverso la comunicazione. Se fosse profilata in maniera specifica e tarata sui singoli, allora diventerebbe una chiave di sviluppo efficace.
Ovunque ci giriamo, qualsiasi mail che leggiamo, è tutto improntato a noi, non ci riconosciamo nella maggior parte delle comunicazioni che il marketing oggi diffonde? Ecco che nelle cose più semplici, nelle attività quotidiane che si svolgono, fa piacere e dona valore il tempo che un’azienda utilizza per comunicare con tutti i suoi lavoratori indicandogli la direzione da prendere e raccontando la via che si sta percorrendo.
Errare nelle modalità di comunicazione o, peggio ancora, eliminarla dalla gestione dei processi di trasformazione aziendale, condurrebbe ad un malcontento diffuso e ad un’insoddisfazione dilagante, le cui conseguenze vengono pagate a caro prezzo dalle aziende stesse.