Collaborazione, comunicazione, adattabilità e time management sono soft skill riconosciute e utili in tutte le attività della vita, ci ricorda Luciano Floridi, professore di filosofia e di etica all’Università di Oxford.
Hard e soft skill sono termini che si sentono quotidianamente lavorando all’interno di un ufficio, in particolare in un HR Department oppure le conosce chi è in cerca di un lavoro.
Andiamo a fondo del loro significato.
Si parla di hard skill quando ci si riferisce a competenze tecniche acquisite dalla persona in seguito ad uno o più periodi di studio oppure apprese durante differenti esperienze lavorative.
Vogliamo entrare più nel concreto?
Tra le hard skill ci sono:
- La conoscenza delle lingue straniere;
- La capacità di utilizzo di particolari pacchetti informatici;
- L’utilizzo di macchinari di produzione.
Si tratta di caratteristiche tecniche proprie delle persone, facilmente verificabili anche attraverso attestati o corsi di formazione svolti.
Il discorso per le soft skill diventa invece un po’ più delicato.
La possibilità di conoscere rapidamente la veridicità di questo tipo di abilità soft palesate da una persona, non è così intuitivo come potrebbe essere per le precedenti.
Si tratta di capacità singolari che fanno parte della natura intima di ogni individuo, che ne mostrano l’essenza e ne caratterizzano il comportamento, valutate in particolare sul luogo di lavoro.
Tra le soft skill ci sono:
- Il problem solving;
- La creatività;
- La gestione del tempo;
- La collaborazione;
- La capacità di lavorare sotto pressione.
Assolutamente non sono finite qua, ma quelle citate rappresentano le più conosciute e richieste nei curricula dei giovani millennial alla ricerca di un’esperienza lavorativa.
Viviamo in un’epoca caratterizzata da continui e repentini cambiamenti, la nostra vita si sviluppa come un susseguirsi di continui esami e competizioni, la nuova sfida che si va via via concretizzando e che dobbiamo essere pronti ad affrontare è la digitalizzazione.
Come riuscire ad ovviare gli ostacoli?
Lo sviluppo e l’utilizzo delle soft skill è fondamentale.
Si tratta di caratteristiche rappresentanti l’essenza stessa degli esseri umani, rappresentata da individui pensanti, capaci di ragionare e di provare sentimenti ed emozioni di ogni tipo.
È necessario puntare su queste skills per sopravvivere all’era della digitalizzazione sul mondo del lavoro.
Le macchine non potranno mai sostituire al 100% un cervello umano.
L’intelligenza artificiale potrà sicuramente lavorare fianco a fianco delle menti umane per sostenerle e rendere le attività più semplici e veloci, questo è l’obiettivo sinergico.
Gli uomini, dal canto loro, dovranno essere capaci di adattarsi al mercato del lavoro attraverso lo sviluppo delle soft skill, le quali diventeranno preziose qualità capaci di arricchire le persone e le aziende.