Il premio di produzione è da sempre uno strumento prezioso per valorizzare l’impegno dei dipendenti e condividere i risultati raggiunti dall’azienda. Ma oggi, più che mai, è anche un’opportunità strategica per trasformare un semplice riconoscimento economico in un potente motore di benessere organizzativo. Come? Attraverso il welfare aziendale.
Premi in busta paga o in welfare?
Nella forma tradizionale, il premio viene erogato in busta paga, ma questo comporta un inevitabile “taglio” del valore a causa della tassazione ordinaria: tra imposte e contributi, il netto percepito può ridursi anche del 40-50%. È qui che entra in gioco la conversione in welfare: un’alternativa che consente al dipendente di godere dell’intero importo lordo, completamente esentasse, trasformandolo in servizi, rimborsi e benefit concreti.
Pensiamo a un premio di 1.000 euro: in busta paga si traduce in circa 600 euro netti. Se invece viene convertito in welfare, resta 1.000 euro da spendere integralmente in beni e servizi, dalla spesa alla scuola dei figli, dalla palestra alla sanità. Un guadagno netto in termini economici e di qualità della vita.
Ecco perché sempre più imprese scelgono di accompagnare i dipendenti in questa direzione, favorendo una cultura retributiva più equa, flessibile e orientata al benessere.
Il contesto: una nuova cultura del lavoro
Come abbiamo visto nel nostro articolo, il Rapporto Censis-Eudaimon parla chiaro: l’85,8% dei lavoratori italiani considera prioritario l’aumento dei benefit aziendali per migliorare la propria qualità della vita. Non è solo una questione di retribuzione: i collaboratori si aspettano che l’azienda si prenda cura di loro anche al di fuori del perimetro professionale, offrendo supporto nei bisogni quotidiani.
Il 63,5% dei lavoratori ritiene che l’impresa possa fare molto per migliorare il benessere nella vita lavorativa , e oltre l’80% chiede un intervento concreto da parte di aziende e istituzioni per affrontare le difficoltà del vivere quotidiano.
Questi numeri raccontano di un cambiamento profondo: il welfare non è più un “optional”, ma una leva culturale per costruire fiducia, motivazione e retention.
Cosa significa convertire un premio in welfare
La normativa permette di convertire tutto o parte del premio di risultato in credito welfare. Non è un semplice trasferimento economico, ma una trasformazione: da voce di busta paga a risorsa spendibile in modo personalizzato, secondo i bisogni individuali.
I vantaggi sono evidenti:
- Il dipendente riceve più valore reale
- L’azienda beneficia di un costo inferiore rispetto all’equivalente netto in denaro.
- Entrambi godono di vantaggi fiscali.
Il credito welfare può essere utilizzato per rimborsi scolastici (se vuoi saperne di più leggi qui!) o sanitari, abbonamenti ai mezzi, attività sportive o culturali, buoni spesa, gift card. Una forma di retribuzione flessibile, vicina alla vita concreta delle persone.
Welfare contrattuale, on top o premiale?
Il premio può essere convertito in welfare secondo tre logiche distinte, che è importante conoscere:
- Welfare contrattuale: previsto da accordi nazionali o aziendali, obbliga l’azienda a fornire servizi di welfare.
- Welfare premiale: il premio viene legato a obiettivi individuali o collettivi.
- Welfare “on top”: benefit aggiuntivi rispetto al salario, spesso utilizzati per aumentare l’engagement.
In tutti i casi, è fondamentale che l’accesso al welfare sia semplice e intuitivo come già abbiamo spiegato qui, per garantire un reale utilizzo da parte dei dipendenti. Se non è fruibile, il rischio è che venga percepito come un vantaggio solo teorico.
Welfare Experience: più valore al welfare, più efficienza per l’azienda
Per rendere tutto questo possibile, servono strumenti adatti. È da questa visione che nasce Welfare Experience, la piattaforma di Eudaimon progettata per gestire con efficienza il piano welfare aziendale.
La forza di Welfare Experience sta nella sua capacità di integrare la gestione del credito welfare, offrendo un centro di controllo chiaro e intuitivo, semplificare i processi HR e offrire ai collaboratori un’esperienza simile a quella delle piattaforme digitali consumer: intuitiva, accessibile da mobile, ricca di opzioni.
Parliamo di oltre 40.000 prestazioni disponibili, 18.000 strutture convenzionate, gift card dei principali brand, servizi culturali, sportivi, educativi. Il tutto con customer care dedicato, geolocalizzazione, app iOS/Android e possibilità di convenzionamenti personalizzati.
Non è un caso se il tasso medio di conversione dei premi di risultato tra i clienti Eudaimon raggiunge l’81%, con punte fino all’87% nei progetti co-progettati: numeri che dimostrano quanto sia efficace una piattaforma ben costruita per valorizzare i premi dipendenti
Una scelta che fa la differenza
Scegliere di convertire il premio in welfare non è solo una decisione fiscale. È un gesto di fiducia, un segnale di risposta concreta da parte di una popolazione che si sente ascoltata, compresa e guidata verso un’opzione vantaggiosa: è un’azione che permette di dare valore reale al lavoro e trasformare un bonus economico in qualcosa che migliora davvero la vita dei tuoi collaboratori.
Ma perché tutto questo funzioni davvero, serve chiarezza, semplicità e velocità. I dipendenti devono poter comprendere subito il vantaggio della conversione, avere accesso a un sistema intuitivo e senza attriti, e ricevere una comunicazione chiara e personalizzata. È qui che una piattaforma integrata fa la differenza: trasforma un'opportunità fiscale in un'esperienza positiva e coinvolgente per tutta l'organizzazione.