Riprendiamo in mano un’indagine realizzata su un numero di 860 studenti delle scuole superiori di Milano, svolta da Laboratorio Adolescenza in collaborazione con Mopi.
Lavorare per vivere o vivere per lavorare?
Il mantra dei giovani di oggi è quello di arrivare ad ottenere un equilibrio tra la vita professionale e la vita privata. Nello specifico, questo pensiero è comune per il 57.2% dei ragazzi e per il 75.9 % delle ragazze.
Si tratta di giovani sempre più motivati ad arrivare in alto, mantenendo costante l’idea di non dover rinunciare a ciò che li rende felici. Il ragionamento delle nuove leve che governeranno le scrivanie moderne è ben diverso da quello dei loro genitori.
Essere felici porta un giovamento certo anche sulle attività lavorative.
Ciò che non è variato è il sogno dei giovani di oggi di fare carriera, di riuscire a scalare gli organigrammi aziendali fino a raggiungere ruoli di responsabilità rilevanti. Il dato che emerge dalla ricerca è che l’età con la quale maschi e femmine vorrebbero raggiungere l’apice della propria carriera è tra i 30/35 anni.
I giovani non hanno paura di mettersi in gioco.
Quello che ci si chiede è se oggi hanno davvero la possibilità di giocare seriamente nel mondo degli adulti.
A proposito di questo punto, dalla ricerca emerge che i giovani di oggi puntano al lavoro autonomo.
L’indipendenza è preferita a discapito del posto fisso.
La gestione dei propri impegni, l’organizzazione libera delle proprie attività quotidiane, la possibilità di programmare la propria vita senza essere vincolati da terzi, questi sono i desideri propri dei giovani di oggi.
Hanno testa e hanno motivazione, sono entusiasti e curiosi, mirano al coinvolgimento.
Come farsi scappare ragazzi e ragazze che mostrano queste qualità?
Certo, oggi le discriminazioni di genere sul lavoro esistono ancora e i giovani ne sono al corrente. Il 72,9% dei maschi e l’87,8% delle femmine sa che esistono pregiudizi nei confronti nelle donne.
Ciò però non li ferma.
Sono pronti a scalare la montagna che gli viene messa di fronte per arrivare agli obiettivi prefissati, cercando di mantenere una sana conciliazione tra gli impegni e la crescita professionale con la vita privata.
Un punto fondamentale da non scordare è che le nuove generazioni vogliono ottenere soddisfacimento delle proprie passioni e interessi attraverso il lavoro. Più della metà tra ragazzi e ragazze credono nella futura soddisfazione lavorativa, vorremo per caso farli ricredere a costo di perdere le loro abilità?