L’andamento economico delle aziende italiane è in continua e rapida evoluzione, ma c’è un nuovo concetto che sta prendendo sempre più piede e che accomuna tutte le realtà organizzative: è quello della Responsabilità Sociale d’Impresa.
Affrontiamo questo tema come se fosse una novità su cui spendere parecchie parole di spiegazione, anche se si tratta di un concetto presente attorno a noi già da svariato tempo. Sarà che la moda di oggi ci porta qui, se vogliamo una delle migliori del momento.
Una tendenza che trae le sue origini dal mondo anglosassone e che abbiamo recepito e fatto nostra.
Si tratta di uno dei temi più interessanti degli ultimi tempi e su cui porre parecchia attenzione.
La partnership tra comunità e impresa ottiene massima efficacia quando gli obiettivi sociali ed economici convergono con quelli dei soggetti sociali coinvolti.
Come le aziende possono dare vita ad un concetto così delicato come quello della Corporate Social Responsibility (la responsabilità sociale d'impresa)?
Uno dei fenomeni che più di tutti si sta facendo spazio tra le realtà organizzative italiane è il volontariato d’impresa.
Secondo la definizione ufficiale della Fondazione Sodalitas, il volontariato d’impresa è
un progetto in cui l’impresa incoraggia, supporta o organizza la partecipazione attiva e concreta del proprio personale alla vita della comunità locale o a sostegno di organizzazioni non profit durante l’orario di lavoro.
Come si concretizza il volontariato d’impresa?
Alcune attività svolte dalle aziende devono essere analizzate nello specifico, tra cui:
- La capacità di mettere a disposizione competenze specifiche e la possibilità di trasferimento di know-how;
- La temporanea assenza in azienda di collaboratori che si trovano a supportare progetti specifici promossi dalle organizzazioni non-profit;
- La partecipazione a diversi eventi quali ad esempio raccolta fondi, interventi sull’ambiente, supporto a programmi educativi nelle scuole;
- La partecipazione a programmi educativi verso i cittadini del territorio organizzati dalle istituzioni locali.
Quante volte abbiamo pensato
Se avessi tempo mi piacerebbe dare un mio piccolo contributo al mondo, lasciare un’impronta per il prossimo!
Prestare la propria opera al servizio di chi ne ha più bisogno è qualcosa che fa sentire vivi.
L’esperienza del volontariato aziendale rappresenta la forma più avanzata e costruttiva di responsabilità sociale grazie alla sua capacità di favorire l’incontro tra profit e non-profit, contribuendo ad accrescere i benefici per la comunità e per l’azienda.
Il volontariato d’impresa presenta benefici in capo a tutti i soggetti coinvolti:
- le aziende danno concretezza alla propria politica di responsabilità sociale d'impresa, in particolare:
- offrono le competenze e la passione delle proprie persone;
- rafforzano le relazioni tra i lavoratori;
- concretizzano il sentimento di fedeltà dei collaboratori;
- sviluppano le reti sul territorio;
- valorizzano le relazioni e i rapporti di fiducia con gli stakeholder.
La parola d’ordine è coinvolgimento.
- le organizzazioni non-profit e la comunità accedono a una gamma di competenze e a una rete di relazioni preziose per generare valore sociale:
- promuovono la loro mission in contesti nuovi;
- recepiscono competenze innovative;
- creano relazioni sociali stabili tra imprese e territorio;
- acquisiscono nuovi volontari;
- beneficiano dello sviluppo economico e culturale locale.
Una ricerca specifica condotta proprio da Sodalitas (organizzazione non profit di Assolombarda), in collaborazione con Gfk Italia, ragiona sul profondo e innovativo collegamento tra imprese e volontariato.
Da questa indagine emergono le principali finalità che spingono le aziende a fare volontariato d’impresa:
- il 64% delle imprese è motivata a sostenere le organizzazioni non lucrative;
- il 49% delle imprese mira ad ottenere una reputazione migliore e visibilità aziendale;
- il 47% delle imprese punta all’opportunità di avere una forza lavoro più motivata e coesa.
Inoltre, in questa ricerca spiccano i benefici riscontrati proprio dalle aziende:
- il 60% delle imprese identifica un maggiore coinvolgimento dei lavoratori;
- il 49% delle imprese ha riconosciuto un miglioramento del clima aziendale interno;
- il 38% delle imprese ha individuato un miglioramento nella coesione e nella capacità di lavorare in team.
Quali sono le fasi seguite da Eudaimon per lo sviluppo di un volontariato d’impresa ragionato e attento?
- Consulenza
L’attività consulenziale è la parte iniziale durante la quale è fondamentale studiare e conoscere l’ambiente dell'impresa al fine di predisporre una buona progettazione dell’iniziativa di volontariato aziendale. - Scouting
La seconda fase riguarda l’analisi delle associazioni non-profit sul territorio, compresa l’identificazione delle attività possibili. - Finalizzazione
Questa è la fase in cui si entra maggiormente nel concreto attraverso la contrattazione delle attività e delle caratteristiche della donazione da parte dell’azienda stessa. - Gestione
L’ultima fase, la più lunga, riguarda la vera e propria gestione dell’iniziativa, che comprende le parti di comunicazione e di presentazione delle associazioni che fanno parte del progetto.
Il volontariato d’impresa è un progetto che presenta un grande potenziale di crescita nell’immediato futuro.
Sono proprio le aziende che possono promuovere, incoraggiare e supportare direttamente la partecipazione dei collaboratori in progetti e attività attuate verso il prossimo.
Il fatto che le imprese stesse partecipino con impegno ad iniziative sociali di qualsivoglia tipo, incentiva e sostiene la partecipazione delle singole persone che, altrimenti, avrebbero difficoltà a far convergere gli impegni quotidiani con l’aspirazione di essere utili al prossimo.
Si tratta di uno dei progetti aziendali che incidono particolarmente sulla sensibilità dell’azienda con lo scopo di creare una politica di sviluppo sostenibile attraverso l’impegno di responsabilità sociale, utile per una buona comunicazione sia interna che esterna.