I giovani di oggi hanno passione e voglia di imparare. Le idee sono molto concrete, ma la capacità di mettersi in gioco e di imparare dai propri errori gli deve essere insegnata nel mondo del lavoro. Sono giovani acerbi che hanno di fronte a sé moltissime possibilità ma non sanno come utilizzarle.
Se la tua azienda decide di prendersi questa responsabilità, il risultato sarà sicuramente dei migliori.
I Millennial sono ragazzi e ragazze che rappresentano la nuova generazione, cresciuti nell’era della digital transformation, della globalizzazione, dell’emancipazione delle minoranze, l’epoca in cui le comunicazioni avvengono attraverso i social network e le informazioni viaggiano più veloci delle notizie su carta stampata.
È la generazione che da poco è entrata in azienda sfoggiando l’entusiasmo di una festa universitaria, hanno finito il lungo (a tratti anche poco concreto) percorso di studi e devono lavorare sodo per ottenere un ruolo nel futuro mondo del lavoro.
In azienda lavorano fianco a fianco con i cosiddetti baby boomers, ovvero con le generazioni che hanno un’esperienza maggiore dati gli anni trascorsi a lavorare.
I Millennial, perlopiù, non sono visti in maniera positiva.
In realtà essi rappresentano una generazione che emana aria fresca, idee innovative e libertà ma sembra che non si impegnino come invece “facevamo ai nostri tempi!”. Sono talenti che lavorano al massimo per sviluppare le proprie competenze, per avere maggiori possibilità in futuro di diventare qualcuno.
Non è quello che ognuno di noi spera per il proprio figlio?
Tuttavia, senza una reale motivazione che li spinga a rimanere nell’azienda in cui hanno cominciato, decidono di scappare verso una nuova avventura capace di donargli più intensità e soddisfazione.