Libertà e gestione del tempo.
17 Luglio 2019

Lavorare per il tempo libero

Riprendiamo in mano un’indagine realizzata su un numero di 860 studenti delle scuole superiori di Milano, svolta da Laboratorio Adolescenza in collaborazione con Mopi.

Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

Il mantra dei giovani di oggi è quello di arrivare ad ottenere un equilibrio tra la vita professionale e la vita privata. Nello specifico, questo pensiero è comune per il 57.2% dei ragazzi e per il 75.9 % delle ragazze.

Si tratta di giovani sempre più motivati ad arrivare in alto, mantenendo costante l’idea di non dover rinunciare a ciò che li rende felici. Il ragionamento delle nuove leve che governeranno le scrivanie moderne è ben diverso da quello dei loro genitori.

Essere felici porta un giovamento certo anche sulle attività lavorative.

Ciò che non è variato è il sogno dei giovani di oggi di fare carriera, di riuscire a scalare gli organigrammi aziendali fino a raggiungere ruoli di responsabilità rilevanti. Il dato che emerge dalla ricerca è che l’età con la quale maschi e femmine vorrebbero raggiungere l’apice della propria carriera è tra i 30/35 anni.

I giovani non hanno paura di mettersi in gioco.

Quello che ci si chiede è se oggi hanno davvero la possibilità di giocare seriamente nel mondo degli adulti.

I giovani e il lavoro.

A proposito di questo punto, dalla ricerca emerge che i giovani di oggi puntano al lavoro autonomo.

L’indipendenza è preferita a discapito del posto fisso.

La gestione dei propri impegni, l’organizzazione libera delle proprie attività quotidiane, la possibilità di programmare la propria vita senza essere vincolati da terzi, questi sono i desideri propri dei giovani di oggi.

Hanno testa e hanno motivazione, sono entusiasti e curiosi, mirano al coinvolgimento.

Come farsi scappare ragazzi e ragazze che mostrano queste qualità?

Certo, oggi le discriminazioni di genere sul lavoro esistono ancora e i giovani ne sono al corrente. Il 72,9% dei maschi e l’87,8% delle femmine sa che esistono pregiudizi nei confronti nelle donne.

Ciò però non li ferma.

Sono pronti a scalare la montagna che gli viene messa di fronte per arrivare agli obiettivi prefissati, cercando di mantenere una sana conciliazione tra gli impegni e la crescita professionale con la vita privata.

Un punto fondamentale da non scordare è che le nuove generazioni vogliono ottenere soddisfacimento delle proprie passioni e interessi attraverso il lavoro. Più della metà tra ragazzi e ragazze credono nella futura soddisfazione lavorativa, vorremo per caso farli ricredere a costo di perdere le loro abilità?


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